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Partner per la “VERA” rivoluzione

L’evoluzione tecnologica è sempre stata nel DNA di Proteo Engineering
che, grazie a un team di tecnici e ingegneri fortemente specializzati nelle new technologies, affianca i propri clienti nel percorso di transizione 4.0 e ora 5.0.

Una visione orientata al futuro, una forte propensione all’innovazione come chiave di successo per le imprese e una posizione nei confronti della tecnologia come strumento alla base di un’industria sostenibile, umanocentrica e resiliente. Proprio come previsto dall’Industria 5.0.Quello di Proteo Engineering – realtà emiliana che, non a caso, deve il suo nome alla divinità greca, oracolo e mutaforma – è un punto di vista che fa ben sperare per il futuro dell’industria. E, anche se oggi le imprese di molti settori stanno attraversando un momento di stallo fisiologico dopo due anni di forte crescita, l’unica via che hanno per non sparire nel medio termine è investire in tecnologia e innovazione. Una strada che vede Proteo Engineering occupare un ruolo di partner strategico.

DUPLICE ANIMA
Proteo Engineering nasce 40 anni fa con una duplice anima: quella di produttore di impianti elettrici e di distribuzione dell’energia elettrica e, contemporaneamente, quella di produttore di ciò che un tempo si chiamava “automazione industriale”, ma che, in quasi mezzo secolo, ha subìto una così grande evoluzione da essere diventata qualcosa di diverso.
Per tutta la prima parte della sua storia, Proteo Engineering ha fornito
servizi e prodotti all’industria ceramica, che tutt’oggi rappresenta circa
il 60% del suo mercato, continuando però a crescere in parallelo anche in altri settori – soprattutto meccanico, food & beverage, energie rinnovabili – e investendo su affidabilità e competenze nella distribuzione elettrica, ma anche in innovazione nell’ambito dell’automazione industriale e nel controllo di processo. L’evoluzione tecnologica è sempre stata nel DNA della società che, grazie a un team di tecnici e ingegneri fortemente specializzati nelle new technologies, è riuscita in pochi anni a conquistare la fiducia di clienti importanti, affiancandoli come partner strategici nel percorso di transizione 4.0
e ora 5.0.

PROCESSO DI CRESCITA
POTENZIATO
“Da qualche anno”, racconta il Presidente Stefano Guidarini, “siamo entrati a far parte del Gruppo Marchesini, la multinazionale leader mondiale nelle macchine per il packaging farmaceutico e cosmetico: l’ingresso ci ha conferito un posizionamento tra le realtà imprenditoriali più performanti a livello gestionale, affidabili a livello finanziario e sostenibili, ci ha spalancato incredibili opportunità nel settore farmaceutico e cosmetico permettendoci di conquistare la fiducia di un numero crescente di clienti, emergendo a livello nazionale”. Nonostante l’ingresso nella multinazionale, Proteo Engineering ha mantenuto la propria identità nei mercati di riferimento, e il suo processo di crescita si è sviluppato su più fattori: taluni prettamente economici, altri legati a una diversificazione dei servizi offerti e a una forte propensione all’innovazione e al futuro .“Di recente”, continua Guidarini, “abbiamo acquisito due  aziende già consolidate: una che lavora nell’ambito del software e l’altra che produce quadri elettrici industriali. In parallelo, abbiamo investito su nuovi mercati, nell’innovazione e su
nuove forze interne: dei nostri 150 dipendenti, poco più di 80 lavorano nel campo dell’engineering, quindi, svolgono un’attività prettamente intellettuale – dallo sviluppo software e di nuove tecnologie alla gestione dei progetti, alla progettazione elettrica e via dicendo – e oltre la metà ha
meno di 35 anni”.

UN MESTIERE PARTICOLARE

Una delle particolarità di Proteo Engineering è che non possiede un
prodotto: è un’azienda che lavora prettamente in ambito industriale,
gestendo commesse basate sulla personalizzazione di progetti in ambito tecnologico a seconda delle esigenze dei clienti. “Offriamo servizi ad
hoc particolari”, continua Guidarini, “che vanno dalla realizzazione di reti
di distribuzione alla realizzazione di quadri elettrici fino alle soluzioni
software di digitalizzazione, uniti a un lavoro d’ingegno e a una sana
manodopera necessaria per realizzare i progetti in concreto. Il nome
Proteo – ovvero quello della divinità greca mutaforma – rispecchia bene
il nostro DNA. Oggi ci stiamo infatti caratterizzando come una delle poche realtà della nostra dimensione che riesce a coprire l’intera gamma delle necessità del cliente, a partire dalla presa in carico dell’alimentazione elettrica fino alla raccolta e al versamento dei dati di produzione e di processo all’interno dei sistemi gestionali”. Con l’obiettivo di fare un ulteriore passo avanti nell’ambito dell’innovazione, da un paio di anni Proteo Engineering ha fatto il suo ingresso anche nel campo dell’intelligenza artificiale, a cui ha dedicato un intero reparto. “Siamo convinti che l’intelligenza artificiale riesca a fornire un grande valore aggiunto, senza in alcun modo andare a sostituire il colpo
d’intuito, l’ingegno umano”, continua il Presidente di Proteo Engineering. “Il momento che stiamo vivendo è, infatti, in tutto e per tutto analogo a quando venne introdotta la robotica nelle fabbriche. Allora
si usava qualcosa di automatico per aiutare il braccio, adesso stiamo lavorando per far sì che qualcosa di automatico accorra in aiuto della
mente in tutte quelle attività che, per larga parte, sono ripetitive o richiedano esperienze e competenze che possano essere raccolte e trasmesse da un sistema digitale. Nel caso specifico, per esempio, riusciamo, grazie all’intelligenza artificiale, a fornire al cliente un’interpretazione dei dati raccolti, abbinata a un’indicazione di quello che accadrà in futuro”.

PERCHÉ INVESTIRE?
Lavorando sullo sviluppo di progetti altamente innovativi in ambito industriale, Proteo Engineering vive sulla propensione all’investimento delle aziende. “Se i nostri clienti credono che venderanno i loro prodotti e quindi hanno in previsione di aumentare la loro capacità produttiva, di migliorare l’efficienza e di garantire una certa sostenibilità, allora investono nelle nostre soluzioni”, conferma Guidarini. Ma perché un’impresa oggi dovrebbe investire in innovazione? La risposta del Presidente di Proteo Engineering è immediata: “Il nostro mercato principale – quello dell’industria ceramica – investe principalmente per due motivi: per l’avvento di nuove tecnologie che prospettano la possibilità di realizzare nuovi prodotti in

modo diverso e per la necessità di aumentare la capacità produttiva”.
Diverso è invece il discorso per altri settori merceologici a cui Proteo
Engineering si rivolge. “Altri nostri comparti, invece – continua Guidarini – sono spinti all’investimento anche dalla necessità di diversificare la produzione e migliorarne qualità ed efficienza. Tendenza abbastanza nuova e trasversale, ma non per questo meno rilevante, è anche quelLa di investire nella sostenibilità, sia ambientale (pensiamo, per esempio, agli impianti fotovoltaici) sia dell’azienda, per renderla più flessibile, efficiente e resiliente”.

LA VERA RIVOLUZIONE
Investire per rendere la propria azienda sostenibile e resiliente. Con queste parole Stefano Guidarini introduce un tema molto caro a Proteo Engineering, ovvero quello dell’Industria 5.0, definendola, a differenza
della precedente 4.0,la “vera” rivoluzione. “Noi siamo stati fra i pionieri della filosofia dell’Industria 4.0, che consideriamo il naturale proseguimento e sintesi di quella che è stata l’evoluzione dell’industria dagli anni Settanta a oggi”, afferma. “Ciò premesso, pensiamo che saranno i paradigmi dell’Industria 5.0, ancora molto poco assimilati, la vera rivoluzione, soprattutto per quanto
riguarda il tema della sostenibilità.
Una sostenibilità non solo ambientale, sociale ed economica, ma anche
e soprattutto produttiva, perché le imprese dovranno lavorare per competere in un mercato sempre più veloce, dinamico e attento ai parametri ESG. È questo, secondo me, il vero cambio di paradigma. Un approccio che però, oggi, vediamo ancora espresso in maniera embrionale”. Stefano Guidarini è convinto del fatto che i prossimi 3 – 5 anni saranno decisivi per molte imprese, perché
l’industria sta cambiando a grande velocità e non tutti se ne stanno rendendo conto. “A parer mio il modo di declinare la produzione si evolverà molto in fretta”, sottolinea, “e Proteo è strutturata per affrontare questa sfida accompagnando le imprese in un percorso di innovazione che sarà dirimente per la loro competitività”.

Proteo Engineering è tra le prime realtà italiane a
misurarsi con i paradigmi delle tecnologie abilitanti, interpretandoli come valore strategico per l’efficientamento produttivo e la sostenibilità.

PARTNER PER LA VERA RIVOLUZIONE

 

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